Ischia Ponte non smette mai di stupire. Il piazzale, il castello, la compravendita del pescato, ma anche gli artisti che nel borgo hanno vissuto traendo continua ispirazione dai luoghi e le scene di vita che vi si svolgevano.
La solennità del gesto di Aniellantonio Mascolo
Il pessimismo realistico di Gabriele Mattera
La luce ischitana della pittura di Mario Mazzella
Poi ci sono le chiese. La Cattedrale, la chiesa Collegiata dello Spirito Santo e soprattutto l'Arciconfraternita Santa Maria di Costantinopoli. Non che le prime due abbiano qualcosa in meno, anzi; solo la piccola arciconfraternita è quasi sempre chiusa, e perciò quando è visitabile, come in occasione della Festa di San Giovan Giuseppe della Croce, evoca lo stupore cui abbiamo accennato in apertura.
La passeggiata di Via Soronzano
All'interno numerosi affreschi con scene del Vecchio e Nuovo Testamento insieme a un organo che campeggia, ben visibile, sul portale d'ingresso. Va detto che la chiesa nel corso dei secoli (è stata fondata agli inizi del '600) ha subito diverse ristrutturazioni che in parte ne hanno modificato l'aspetto originario. L'ultimo intervento conservativo, a inizio millennio, ha consentito il restauro di queste immagini devozionali che seppur di modesto pregio artistico esaltano il contesto in cui sono inserite.
Una curiosità. Quella di Ischia Ponte non è l'unica chiesa intitolata alla Madonna di Costantinopoli. A Testaccio, comune di Barano, ce n'è un'altra e si trova proprio all'inizio di Via Giorgio Corafà, per secoli unico collegamento con la marina dei Maronti. Anche questa merita una visita, come del resto tutto il borgo di Testaccio, altro mirabile esempio di architettura mediterranea spesso trascurato a vantaggio delle più famose località di Ischia Ponte e Sant'Angelo.
Magia dell'isola d'Ischia!